Intervista a Giuseppe Carolla, giovane regista che racconta della sua amicizia con Antonio Grilli.
“Non si sa mai” è un corto che racconta la storia di Antonio Grilli, un senza fissa dimora conosciuto a Foggia anche per la gigantografia di qualche anno fa, intitolata “Clochard”. Giuseppe Carolla è un giovane studente dell’Accademia delle Belle Arti di Foggia, ha realizzato il primo lavoro come regista dopo aver incontrato Antonio. Abbiamo visto il corto insieme a loro e poi abbiamo colto l’occasione per porre alcune domande.
Perché il titolo “Non si sa mai”?
<<Il titolo “Non si sa mai” è stato scelto da Antonio per indicare la speranza che ha di cambiare e migliorare la sua vita, la sua condizione>>.
Come mai da piccolo avevi questa passione per il cinema?
<<Grazie a mia madre, lei mi faceva conoscere sempre tanti film dato che era sempre da sola a vederli, era un modo per stare insieme. Il primo che ho visto attentamente con lei è stato “Saw l’enigmista”, da quel giorno mi sono appassionato al cinema>>.
Come hai conosciuto Antonio?
<<Stavo esplorando un palazzo antico e storico di Foggia, incontrai Antonio e secondo me era destino il fatto che dovevamo incontrarci, perché abbiamo stretto un’amicizia forte>>.
Cosa ti ha colpito di Antonio? E cosa ti ha spinto ad aiutarlo?
<<Mi ha colpito quasi tutto della sua storia, ma soprattutto il fatto che ha incontrato Padre Pio, quando lo abbraccio è come se abbracciassi Padre Pio>>
Che tipo di rapporto avete?
<<Io e Antonio siamo più di migliori amici, siamo come zio e nipote. Questo documentario è un’opportunità per stare molto insieme e conoscerci maggiormente>>.
Giulia e Chiara, 3F