Da corrieredante 
In queste ultime settimane noi ragazzi dello sperimentale abbiamo fatto un progetto che si chiama “school rec” con i ragazzi dell’università di Foggia che avevano già proposto questo progetto ad altre scuole.
Nella prima lezione ci hanno spiegato che cos’è un podcast, un’intervista, oppure come si doveva svolgere il podcast e le relative attrezzature. Nella seconda giornata di lezione Michele ha portato i microfoni, e per questo che la maggior parte della lezione li abbiamo provato, facendo un’intervista o a noi oppure ad un personaggio famoso interpretato da Alice Rizzi, la speaker della Wb Radio di Unifg. Io mi ricordo che i primi sono stati Daniela e Marco, che si sono intervistati. Il secondo gruppo a fare l’intervista siamo stati io (Nicolò), e Francesca, abbiamo deciso di intervistare Geolier, interpretato da Alice.
La terza giornata ci siamo spostati all’università dove c’è lo studio di registrazione. All’inizio non ci sentivamo a nostro agio, però dopo esserci seduti (chi per terra chi sugli sgabelli), e aver rotto il ghiaccio ci siamo sciolti maggiormente, anche grazie ai due intervistati, cioè Antonio Grilli e Giuseppe Carolla, protagonisti del cortometraggio Non si sa mai.
Nella seconda intervista Michele voleva qualcuno che provava a fare il regista dietro le quinte, e io mi sono offerto volontario, così mi ha spiegato come dovevo avviare la registrazione, e cambiare schermata, cosa che ho pure sbagliato a fare! Parlando dell’intervista abbiamo colloquiato con Antonietta Lerario, che ci ha parlato delle panchine della pace, iniziativa che vedrà la collaborazione tra associazioni e scuole per trattare il tema della non violenza e che verranno inaugurate l’8 marzo.
Io un’esperienza del genere l’ho sempre voluta fare, e averlo fatto mi rende molto felice, le emozioni che ho provato durante l’intervista erano agitazione, perché avevo paura di sbagliare, cosa che non è successo, e poi soddisfazione perché siamo riusciti a portare a compimento le due interviste sempre più a nostro agio.
